Vittorio Siri, Consigliere di Stato et Historiografo della Maestà Christianissima, Del Mercurio, overo Historia de' correnti tempi, Tomo IV, parte secondi (Casale: Giorgio del Monte 1655), p. 649:
Mi sento infinitamente obligato a V. Em. d' havermi aperto il suo cuore, mà io non posso in questa occasione seguitare i suoi sensi perche sono interamente contrarij à quelli della Regina, non solo nella prima instruttione, che V. Em. ha letta, mà ancora nella seconda, che hebbi hieri per un corriere straordinario. e quanto alle promesse accennate da V. Em. non se ne può havere sicurezza nessuna; oltre, che l' allianza, e le ragioni stesse, che adduce militano tanto maggiormente per Bentivoglio del quale V. Em. debbe sperare maggior gratitudine, che di nessuno altro.
Io fò grandemente stima della dichiaratione dell' Eminentiss. suo fratello, e dell' Eccellentiss. Signor Principe Prefetto [Taddeo Barberini]; mà è necessario, che sia seguita da gli effetti; e non se ne può produrre un più segnalato, che di fare un Papa, che sia gradito dalla Francia; et io credo, che sia in mano sua, accordendosi con li Francesi, e le sue creature; e tanto più, che V. Em. dice nella sua lettera, che gli Spagnuoli non possono dare l'esclusione senza Mattei, il quale mi hà promesso di andare in tutti gli altri soggetti fuor di Sacchetti; ed io stimo che non sarebbe contrario ad Altieri.
Questo nuovo corriere mi ha confermata di nuovo l' intera protettione della Francia per la persona e casa di V. Em.; e pero io la supplico di fare ogni sforzo in questa occasione per servire la Maesta loro secondo le sue intentioni. E perche ho ragionato ampiamente di questo negotio col Signor Vincenzo Martinozzi, io mi rimettere a lui, e restero per sempre mai
Di V. Eminenza,
Di casa, li 25 Agosto, 1644.
... Il gradimento di V. E. in quanto le hò esposto di ciò, che mi si rappresenta per riguardo della Corona è intera ricompensa al desiderio, che hò di sodisfare alla servitù, che sono obligato, in che per non mancare ardisco di brevemente prelicare le seguenti considerationi dapo haverla accertata, ch' io non mi partirò in questa negotio da' suoi sentimenti, solo perche V. E. non creda, ch' io cerchi di disimpegnarmi all' uso de' ..... nella prima occasione, come alcuno vuol dire maledicamente, poiche per altro rispetto il servitio di S. M. è da me appreso in forma, che non mi prenderei qualche arbitrio ancora à mio rischio se non mi venisse dettato; massime, che hò tanto da sperare, anche di ciò, che riguardar può il vantaggio del Cardinale Mazzarini nella persona di suo fratello. E però supplico V. E. à tornare à dare una vista alle scritture dategli; e per no tediarla la supplico à considerar prima, che per la replica venuta di Francia non milita ragione maggiore, che avanti, essendo i motivi di quà, che variane le circunstanze in tempo, che non possono essere noti in Francia; che per questo se io mi panessi, ad arbitrare mi hazzardarei à correr più tosto richio di tenermi ingannato, che di sottopormi al rimprovero di non havera saputo abbracciare una occasione di correre una buona ventura benche non del tutto sicura....
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