Giovambatista Adriani, Della vita e dei tempi di Monsignor Referendario Giansecondo Ferrero-Ponziglione (Torino: Ribotta 1856), pp. 212-213:
Sig(no)r Fratello —
Vederete da quell scrivo a S.A. e dalla relatione che si manda di quanto è successo nel Conclave, come per gratia di Dio siamo usciti con un Papa che non si poteva desiderare migliore per il servitio di Dio e della Cristianità: e per il servitio di S. A. m'assicuro ancora che sarà bonissimo, poiche lui stesso confessa d'havermi grand'obligo, e dice che lo vuol far conoscere con effetti; et io non perderò l'occasione di procurarlo, et vivo sperando bene, perchè essendo giovane non havrà tanto da pensare ad arrichir i parenti, ma aplicherà l'animo a cose grandi. Quanto più vo pensando in questo successo, tanto più vo conoscendo ch' è stata opera di Dio, poichè havendo venti Cardinali più vecchi di lui, che li potevano far l'esclusione sicura, e sapendo li Spagnoli li danni che li possono venire da un Papa giovane e cosi inchinato alla Francia, come lui ha sempre mostrato; non posso capire come habbiano concorso cosi liberamente. Ma io credo sia stata la paura di haver uno di quelli ch'escludevano. Il Cardinal Borgia ha trattato con me con gran rispetto, e siamo usciti grand'amici. Col Cardinal Borghese sono passate le cose cosi bene, che lui non fa altro che parlar di me; e veramente io li sono obligato per il termine c'ha usato con me, e vi suplicherò di ringratiarlo particolarmente della maniera c'ha trattato con me, perchè veramente se ne deve havere obligatione, e ricordare a S. A. di farlo. Il Cardinal Pio ancora s'è mostrato in tutte le occasioni di seguir i nostri interessi, e percio vi prego di favorirlo nelli suoi negotii costi. Col Cardinal Ludovisio c'è stato alcune volte di contrasto, pero tutto s'e accommodato, senza lasciarvi pero del mio, anzi lui cerco con grand'humilitatione d'acquietarmi.
Insomma quanto a me resto sodisfatto d'haver fatto quello conveniva, e per la prima volta che sono stato in Conclave d'haver acquisitata tanta riputatione che mi basti. M' assicuro che ne riceverete gusto particolare, e mi conservarete nella vostra gratia et in quella di Madama, pregando Dio benedetto di concedervi ogni compita felicità.
Da Roma li 11 agosto 1623.
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