G. Coggiola, "I Farnesi ed il conclave di Paolo IV, con documenti inediti," Studi storici 9 (Pisa 1900), 61-91, at 67-68:
Ill.mo et ecc.mo signor mio osserv.mo. Per non lasciar V. E. senza mie lettere nè restar io senza farle spesso la debita reverenza le4 mando copia di una lettera che si è havuta hoggi da Roma per la qualle ella potrà vedere le pratiche che vanno in volta di questo futuro pontificato; quello che di più s'andara intendo per me si fara tuttavia noto a V.E. alla quale bascio le mani et me le raccomando con tutto il cuore.
Di Bologna a dì IX di maggio 1555. Di. V. E. humilissimo servitore Valerio Amanio.
Il Card. di Ferrara procura instantissimamente il papato più che habbia mai fatto et il sig. Duca suo fratello vi si è molto ingolfato per lui et eg'i stesso fa pratiche con Card. strettissime et per quanto s'intende il detto sig. Duca ha offerto parentado ai Farnesi con dare una sua figlia al figlio del sig. Duca Ottavio con tutte quelle assicurationi che possino chiedere delle cose di Parma; ma sin qui non par che vi si dia molta orecchia; anzi i medesmi Card. con qualcuno forse di vantaggio che nell' altro conclave furono per Papa Marcello hora pare che attendino solo a fare una simile subita risolutione per assicurarsi di questo Card. di Ferrara et se questo succede il comun giuditio è chel pontificato sarà per cadere in Chieti [Carafa] et se Inghilterra [Pole] fusse presente per quanto e il giudicio commune el negotio non havria nissuna difficultà ch' egli riusciria la prima mattina anzi la prima hora così ci ha grandissima parte. Pare che si trovi che l'ambasciator di Francia ha nella sua informatione che in caso di conclave sempre che fussi necessario alla parte del Re consentire in uno della fattione imperiale che si contenti più presto in Morone che in altri, la qual cosa dicono che fu negotiato alla Corte da Farnesi da poi ch' ebbe l' altra volta stabilite le cose di S. S. in modo che il detto Morone favorito similmente da Farnesi va inanzi gagliardamente. Carpi si travaglia quanto può, come quegli che vedendo ch'una gran parte del collegio desideraria poter fare a Ferrara ogni straordinario affronto, giudica che non si possi megliorare a voltarsi a lui et forsi anco per questi rispetti non li mancaranno favori assai; ma perchè il far Morone saria quasi il medesimo, massimamente per particolari dispareri nati per il passato tra Ferrara et lui, s'attenderà forsi più a qeusto, se pur gli huomini si havesser solo a muovere da queste passioni.
Insomma tutto il negotio per adesso consiste in opporsi a Ferrara, le ricchezze del quale con la presentia del Duca et il favore che li farà il Re possono grandemente, massime nei suggetti deboli et poveri dei quali ne sono nel collegio più che fussino mai et perciò si va dubitando ancora di qualche stravagantia, perchè dove concorre difficoltà et timore non si può star col sesto e colla bilanza in mano, ma per conclusione vi dico che Chieti per l'opinione di tutti è superiore agli altri et facilmente in lui caderà questa dignità, ancora che Morono et Inghilterra sieno in grandissima reputatione.
Nelle congregationi di giovedi [Thursday, May 2], veneri [Friday, May 3], et questa matina [Saturday, May 4] si è atteso al negotio de danari, risolvere le cose del conclave vista la risolutione del passato etiandio intorno gl'officiali et del quale conclave essendosi ragionato di farlo a S. Marco pur si è deliberato del luogo solito, hanno prohibito le scommesse et fattone bando pubblico ancora che se ne fanno segretamente, hanno deliberato per benefitio de nepoti di pp. Marcello et ogni cosa è quietissima.
Di Roma a di 4 di maggio 1555.
Ottavio Farnese, Duke of Parma (1547-1586), was the grandson of Pope Paul III. He married Margaret, daughter of the Emperor Charles V, in 1559.
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