Giovambatista Adriani, Della vita e dei tempi di Monsignor Referendario Giansecondo Ferrero-Ponziglione (Torino: Ribotta 1856), pp. 204-205:
[Ser(enissi)mo mio Sig(no)re —]
È stata fatta veder al S.r Amb.re di Francia una lettera dell' Abbate Magnesio, nella qual dà conto d'alcuni successi del Conclave, et modi, co' quali Borghese si è assicurato del Ser.mo P. Card.le et fatto palese questo adquisto mentre Borghese ha preteso di donar se stesso, e tutte le sue forze; et perchè mi vien riferto, che la lettera porti conditione, che si debba inviar à V. A. devo creder; che 'l Conte Ludovico l'invierà, e però io non ne riferirò il contenuto. Dal discorso havuto con Mons.r di Lione l'Amb. dimostra di non restar sodisfatto, che Borghese habbia con questo tiro pensato di soggettarsi tutti i Francesi; però io credo sempre, che 'l tutto sia manifattura di Bentivoglio, e che in essenza non sia senza intelligenza segreta. I successi ci chairiranno Mons.r della Novellara in occasion della sede vacante pensa di migliorar di conditioni co 'l nuovo Pontificato; in tal caso non aspira alla Nuntiatura di Torino, come prima anzi supplica V. A. di raccomandarlo al Ser.mo P. Cardinale, acciò voglia favorirlo per quella di Spagna, o Francia. I signori Matthei vorrebbono, che V. A. favorisse Mons.r loro conscriver al Ser. mo P. Cardinale che in caso debba succeder mutatione lo favorischi; se V. A. ha per bene di favorir questa Casa, et anco di non lasciar andar avanti il negotio di Mons.r Grimaldi portato da questo S.r Amb.r di Francia, e necessario, che V. A. scriva per altri, vedendo l' Amb.r molto portato à favorirlo, et che Magnesio col Ser.mo P. Cardinal porterà Grimaldi, come suo amico, e che si l'è obligato per ogni via.
Ho saputo per cosa sicura, che col Duca di Pastrana è mossa prattica per il Duca di Mantua della permuta altre volte tentata del Monferrato col Cremonese, con conditione, che questo si dia solo per li descendenti del Duca, e di Don Vincenzo, e che estinti questi, ricada à Spagna; che si troveria con l'acquisito del Monferrato. L'avviso è di bonissima parte, e gli Spagnoli danno orecchio al trattato. V. A. si potrà valer dell'avviso in Francia, e co 'l Duca di Nevers, come la sua prudenza le detterà; mentre non havendo che aggiunger all'altra mia, resto con farle di nuovo humilissima reverenza.
Di Roma a' 5 di agosto, 1623.
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