Delle Lettere del Commendatore Annibal Caro, scritte a nome del Cardinale Alessandro Farnese Volume II (Padova: Giuseppe Comino, 1765) no. 114, pp. 178-179.
Al Re di Francia.
Il Signor Iddio arà voluto mostrar solamente al mondo un Pontefice di tanta speranza, e di tanto predicamento, quale era questo; perciocchè in questo punto ch'io scrivo si trova a termine, che non avemo più speranza alcuna della sua vita, se la sua divina Maestà non vuol mostrare espresso miracolo. È necessario, che si tenga mano a sollevar la Sede Appostolica, la quale veramente per questa perdita patisce danno, e pericolo gravissimo; il che son certo che per sua bontà vorrà fare. La supplico dunque sia servita inviare, con la maggior celerità che si può, i suoi Cardinali, con quella espressa commissione che si ricerca in un caso simile. E per più non fastidir la Maestà Vostra scrivo distesamente, quanto mi par che facci di bisogno, al Cavalier Tiburzio; al quale rimettendomi, non dirò altro se non che umilissimamente le bacio le mane, ecc.
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