Ludwig von Pastor, Acta inedita historiam pontificum Romanorum praesertim saec. XV, XVI, XVII illustrantia. Ungedruckte Akten zur Geschichte der Päpste Erster Band: 1376-1464 (Freiburg im Breisgau 1904). pp. 79-80, no. 57:
Illustr(issi)me princeps et excellent(issi)me domine mi singul(arissi)me.
Aviso la Excellentia Vostra, che la Santità de nostro signore sta gravissimo et questa notte ha havuto febre grande cum dolore de fianchi et urina pietre per modo, che comuniter se extima, non possi sublevarsi da questa infermità, et lo vicecanzelero, qual era andato a Tivoli per fugare lo malo aiero, venne questa notte a la mezza notte. sicchè, illustr(issi)me signore mio, adesso bisogna aprire l'occhio a vedere de fare un papa, quale ce sia amico et aiuti a sublevare et exaltare Vostra Excellentia et li incliti figlioli suoy et deprimere li inimici, et per questo ho possuto comprehendere non c' è homo più atto che lo cardinale de Fermo, et intendendo questi cardinali lo bisogno, che ha questa sede de restauratione et molte altre cose, che concorreno in questo, non è da dubitare, serà facile cosa farlo et ad questo se concorda così Orsino come Colomna perchè intendono non poter tochare ad alcuno de loro et etiam fra li ultramontani questo è meglio voluto, sicche avendo il voto del rev(erendissi)mo cardinale de Pavia [Giovanni da Castiglione], non è da dubitare. ello, non ne nominando più se, che altri, me ha molto stretto, ch' io pregi Vostra Excellentia vogli scrivere al cardinale predicto per modo, che intenda la volontà de Vostra Excellentia.
poi questa mattina per messer Galeotto Napoli me ha mandato a dire questo in effetto che, benchè el dito cardinale de Pavia molto li sia amico et spere assay in luy, nondimeno li pare necessario per totale sicurezza, che Vostra Excellentia li scriva come ella desidera, che esso cardinale sia promovuto a questa sede et così me scrive a me, vogli operare quanto mi sia possibile per parte di Vostra Excellentia dove sia de bisogno per esso cardinale de Pavia, ma quando non potesse cadere in Sua Signoria questa sorte, che la prega e stringe per quella amicitia, che haveti insieme, se may desidera fare cosa sia grata a Vostra Excellentia, vogli usare ogni arte, studio et industria, che sia promovuto al pontificato lo cardinale de Fermo, perchè oltre che alla chiesa universale sera utile tal pastore a Vostra Excellentia, non potria apresso la rev(erendissi)ma Sua Signoria altro esser più grato et che a questa volta farà experientia Vostra Celsitudine quanto posseno le vostre intercessioni apresso Sua rev(erendissi)ma Signoria et altre parole quanto sia possibile efficacissime, scrivendo de mano porpria item dicendoli pure, che Vostra Excellentia intende esserli fatto per se quanto sia possibile, acchada che voglia, havere da essa lo servitio accetto, scrivendoli ancora, che vista la ditta lettera et letta in mia presentia la brusi et de lo tenor de quella daghi noticia a dito cardinale, cum lo quale se ha ad intendere.
questo, excell(entissi)mo signore mio, non sia grave a Vostra Excellentia fare, perchè, se succede come speremo, non potria la Vostra Excellentia, nè li figliuoli suoy, avere migliore novella; creda essa, che non parlo nè lievemente, nè cum passione et quando ancora non acchadesse in luy, vi resterà de questa cosa obbligatissimo oltremodo, avisando Vostra Excellentia, che in omnem eventum serà sempre di tal conditione, che in ogni cosa maxime in le cose de stato, potrà quanto homo che sia. et so accertare Vostra Excellentia che hè amico de quelli a chi Vostra Excellentia hè amica e cosi converso; per tanto prego et pro bono suo non dubiti de far questo, avisandola, che il cardinale de Pavia, per quanto posso intendere, de sua voluntà farà per questo quanto per alcuno altro qua et quando ben non accadesse serà la cosa secreta. ma la risposta cum dicta lettera sia subito qua, perchè questo vecchio sta molto grave et post mortem infra dece dì se fa la ellectione. me raccomando a Vostra Excellentia.
Datum Romae die XXVI julii 1458. - Johanne Cayme partì heri a hora XVIII.
Eiusdem Illustr(issi)me Dominationis servitor fidelissimus Otto de Caretto.
©2012 John Paul Adams, CSUN
john.p.adams@csun.edu