Sede Vacante 1644


July 29, 1644—September 15, 1644

Letter of the French Ambassador to Cardinal Antonio Barberini

(August 27, 1644)


Vittorio Siri, Consigliere di Stato et Historiografo della Maestà Christianissima,   Del Mercurio, overo Historia de' correnti tempi,  Tomo IV, parte secondi  (Casale: Giorgio del Monte 1655),  p. 651-652:

 

Io hò scritto à V. Em. le intentioni del Re per quello concerne Pamphilio, et avanti d' entrare in Conclave ella le hà vedute, e lette si bene, ch' è impossibile d' andare contra le volontà di S. M. poiche le hò due volte sottoscritte di sua mano, e contrasegnate per uno de suoi Segretari di Stato; e ch' elleno mi sono state confermate dalla vuva voce del Signor Alessandro Segretario del Signor Cardinale Mazzarini il quale me n' ancora apportato de gli ordini espressimi.  E V. Em. sà, ch' io deggio rispondere à S. M. dell' esecutione de' suoi comandamenti.  Io confesso, che un' Ambasciadore può arbitrare nelle cose non prescritte, e ne' casi inopinati dove manca il tempo per attendere gli ordini del suo Padrone; mà non può già essere scusato di andare contra quelli, che hà periscritto.  Et io supplico V. Em. di communicare il tutto a' Signori Cardinali di Lione, Bichi, e Theodoli, che le confermaranno la medesima esclusione contra il detto Panfilio. 

Io resto d' accordo con Vostra Eminenza che non si può dare * * * * * * * * * * * * * *  mà ella mi permetterà di rappresentarle, che 'l principale avvantaggio, ch' ella trovi in questo affare à fondato sopra un matrimonio sì dubbioso, che vi era occasione di riputar.. impossibile à causa del contrasto, che gli Spagnuoli, e gli Principi d' Italia suoi capitali nimici vi formeranno; essendo ben certo, che subito, che si troverà un Papa fatto, lo pregeranno tutti di far loro giustitia de' torti, che pretendono havere ricevuto dalla vostra casa come di già se ne vantano; e quando V. Em. stessa sarebbe del conseglio segreta del novello Papa, ella non gli potrebbe consigliare di venire à quest' allianza, ch' egli non havesse per avanti cercato qualche mitigamento, et accordo, il quale questi principi non accetteranno mai, che per la sola consideratione della protettione della Francia nella quale deve consistere il vostro piu grande appoggio.

Quanto alla gratia, che V. Em. vuole procurare al P. Mazzarini, ella la può facilmente ottenere da qualsivoglia altro, ch' ella alzerà al Papato purche le piaccia di chiedergliela in tempo come ne la supplico.  Io le dirò ancora, che io hò ben considerate le difficultà, che s' incontreranno in Bentivoglio; e nondimeno continuo à persistere, ch' egli è un degnissimo soggetto, e che non hà altro difetto, che di non essere delle vostre creature, trà le quali Sacchetti è senz' alcuna eccettione.  E V. em. non saprebbe mai acquistarsi una più gran gloria, che di esaltarlo in dispetto de' suoi nemici, che non li formano l' esclusione, che per crederlo troppo attaccato a vostri interessi.  Mà se si rincontra dell' impossibilità per lui in questa congiuntura : vi resta Altieri, che V. Em. me hà nominato ella medesima, e che la pesso assicurare essere aggradevolissimo alla Francia, il quale riceverà tanto minore difficultà frà la probità, ch' egli professa quanto, ch' io sono avvertito, che Albornoz hà fatto sapere al Cardinale vestro fratello [Francesco Barberini], ch' egli favorirebbe ogn' altra delle sue creature, ch' egli volesse nominare fuorche Sacchetti, S. Clemente, Poli, Giori, Ceva, e Ginetti; talmente che' l detto Altieri restando nel numero di quelli, che non sono esclusi da gli Spagnuoli, et essendo favorito da' Francesi: non resterà, che à V. Em. di promoverlo.

Il Signor Martinozzi, e me siamo stati questa mattina trè hore insieme a parlare di Pamphilio, mà dopo haver ben pesato, et esaminato tutte le ragioni, e considerationi che vi si possono apportare; io non trovo di protettione per la vostra casa, solida, che quella del Re: e questa è interamente nelle vostre mani con l' elettione di un Papa tale quale desidera S. M. et vio conformandoni alle sue volontà le mie saranno sempre volte à far conoscere à V. E. con buoni effetti, ch' io, etc.

 

 

 


The Marquis de Saint-Chamont had been appointed French Ambassador before the Holy See in 1643.  He was still Ambassador on September 4, 1644, when he signed a letter to Cardinal Antonio Barberini, iuniore, and for another year after that.   "S. Sciamon" is a mistake for S. Chamont.  The contents of the letter show a close acquaintance with the events of the Conclave since the beginning, and a freedom of speech toward Cardinal Barberini, which Saint-Simon, had he been in Rome, would not have had.  Chamont and Barberini had been conducting the regular business of France before the Holy See for the previous year, and knew each other well.

 

 

 

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April 18, 2014 6:02 PM

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