©2013 John Paul Adams, CSUN
john.p.adams@csun.edu
Joseph Schnitzer, "Zur Geschichte Alexanders VI.," Historisches Jahrbuch 21 (1900), 19-20:
fol. 133a. 1492. Luglio.
Acceptarono nel collegio et andorono in conclave i 2 novelli Cardinali, de quali uno alla morte del papa et non prima doveva mettersi el capello. Questo fu il figuolo del s. Ruberto di San Severino molto giovane e vescovo Maleacense. L' altro Viniziano era di casa Ghirarda molto vecchio, tardato a piglare l' abito per lo impedimento da Viniziani factoli di lui non si contentando rispecto alla eta. Il quale con openione del pontificato s' intromisse, perche sendo biancho frate e patriarcha di Vinegia che biancho habito usano, venuto cosi a Roma, l' abito pontificale da principio prefiguro.
Divisesi in tre parti el collegio de Cardinali XXIII, quattro di fuori si travorono. Capi delle parti e secte erano el Vececancelliere [Rodrigo Borgia] di natione Catelano, San Piero in VIncula [Giuliano della Rovere] Genovose et Ascanio fratello del D. di Milano passato.
fol. 134. 1492. Agosto.
A di V entrorono e XXIII Cardinali in conclave e dopo molte altercatione, finalmente per la corruptela grandissima dal vececancelliere a tutti quasi e Cardinali usatasi, creato fu lui pontefice, e chiamossi Alexandro sexto [Stato era anni circa 36 Cardinale, et d' eta non passava di 60.] Advenne questo fuori della comune openione per molti rispecti. Prima per essere lui Catelano et tenuto di non perfecta fede: poi per essere publico simoniaco, terzo per havere molti figluoli et vissuto sempre essere voluptuosissamente. Fu la sua publicatione adi XI ad hore X 1/2 et giunse a Firenze la nuova in spatio d' hore XII, la quale appena si crede, et per le sopradette ragioni et perche allo stato nostro presente quello cardinale amico non era. Verificatasi in effecto, non piacque: e pero determinatione si fece di adagio andare [et con intervallo di tempo] alla sua ubidenza. Per questo etiam la reputatione di Piero de Medici alquanto venne a diminuire, benche publicassino poi, esserli venute lettere dal Cardinale Ascanio [Sforza] sobscripto di mano propria del pontifice, le quali e si congratulavano seco e favore al suo stato promettevano.
f. 134a. 1492. Agosto.
E Viniziani per male hauto tale infame creatione di pontefice, inteso el loro novello Cardinale suto essere corropto con IIII M. per mezzo del suo segretario richiedere il feciono a Vinegia.
©2013 John Paul Adams, CSUN
john.p.adams@csun.edu